lunedì 28 dicembre 2015

PASSANO GLI ANNI

Passano gli anni e ormai divento sempre più succube di Anastasia e del suo entourage.
Mi ero ormai abituato alla mia nuova situazione e Anastasia quando ho compiuto 42 anni nel 2010 mi ha concesso come regalo di potermi togliere il burqa e di vestire normalmente. Addirittura senza più cintura di castità, ma intanto ormai non mi serviva più.
Anastasia ormai era diventata un'attrice porno di un alto livello: guadagnavo ormai moltissimo.
Alla fine di quell'anno decise di lasciare Milano portandosi dietro tutto il suo entourage. Vivere in Lussemburgo era molto più conveniente per lei.
Io rimasi a Milano. Non rimasi solo però. Anastasia mi ha lasciato una giovanissima ragazza russa di 18 anni di nome Natasha,
Era bella, veramente bella, una siberiana: occhi azzurrissimi e capelli biondo chiari.. alta 1,80 snella. Lavorava nei locali come stripper e ora poteva farmi da badante.
Natasha aveva una particolare indole dominante ma soprattutto era furba, molto furba.
Lei aveva un appannaggio di 2000 € al mese oltre la gestione dei miei 500 €. Ben presto capì che poteva prenderseli quasi tutti se mi avesse concesso qualcosa.
In effetti Anastasia era ormai lontana ed io per Lei ero solo un ricordo che seguiva sbadatamente.
Natasha utilizzava i miei 500 € per vendermi diciamo delle prestazioni.
Ben presto fissò le tariffe: 30 € per leccarle i piedi; 50 € per leccarle le gambe; 100 € per potermi masturbare davanti a lei mentre mi mostrava la passerina; 200 € per poter vedere lei e il suo ragazzo che facevano l'amore; 250 € per guardarli e masturbarmi; 300 € per farmi masturbare da lei; 400 per leccarle la passerina; 500 per fare un pompino al suo ragazzo.
Ah mi ero dimenticato il ragazzo.. visto il nostro "accordo commerciale" venni dopo una settimana a vivere con noi. Un bel ragazzo: alto 190, muscoloso, biondo con occhi azzurri.... veramente bellissimo.
Avevano la casa a loro completa disposizione, io me ne stavo appollaiato nella mia cameretta, e venivano solo a trovarmi per farmi mangiare e mettermi a letto o per portarmi a fare i miei bisogni.
Seguendo pedissequamente le indicazioni e gli ordini di Anastasia io venivo lasciato nella mia camera nudo completamente ed attaccato alla spalliera del letto con un guinzaglio. Potevo muovermi solo quando venivano i miei due "Padroni".
Normalmente mi portava da mangiare Natasha, mentre il suo ragazzo mi portava in bagno.
Sempre secondo le indicazioni di Anastasia dovevano controllare mentre facevo i miei bisogni.
Era veramente umiliante per me, ma ormai mi ci stavo ampiamente abituando.
Loro, d'altra parte, avevano un notevole potere su di me: decidevano quando poteva mangiare e cosa, quando potevo fare i miei bisogni, quando potevo alzarmi dal letto, gestivano i miei soldi, e se sbagliavo potevano anche picchiarmi per punirmi.
Non venivo spesso punito ma qualche volta è capitato soprattutto quando mi scappava di masturbarmi, quello assolutamente non potevo.. certo salvo che non pagavo.
Per i primi mesi mi accontentavo di leccarla i piedi.. ma poi un bel giorni feci il salto e le chiesi di guardare mentre facevano l'amore e di masturbarmi.. ma questa è un'altra storia..







venerdì 20 novembre 2015

LA MARCHIATURA

Anastasia era comodamente seduta sul divano, con le gambe accavallate che mostrava e la sua piccola micro gonna in jeans. Un top a fascia mostrava il suo bellissimo ombelico e il suo seno prorompente.
Con la mano accarezzava il suo piccolo cagnolino da compagnia mentre da dietro Claudio le massaggiava le spalle.
Anche Ana era presente stava portando il caffè alla Signora vestita con il suo stupendo completo da cameriera. Nella gerarchia della casa forse Ana era l'unica che si trovava quasi al mio livello, sicuramente il cagnolino aveva più potere.
Ana era anche l'unica che dava del Lei ad Anastasia e la chiamava Signora Padrona.
Doveva essere molto umiliante per lei, ma lo accettava di buon grado. Ana aveva più di trent'anni ma nonostante il suo fisico ben tenuto l'espressione del viso la faceva più vecchia.
Noemi mi aveva indottrinato su cosa dire e come comportarmi.
Scendevamo giù dalle scale per raggiungere la living room, io barcollante e coperto dal burqa mi appoggiavo a Noemi.
"Anastasia... tuo marito vorrebbe parlarti" sorridendo Noemi
Un attimo di attesa e Anastasia fa un cenno di assenso e un sorriso mentre continua a massaggiare il cagnolino.
Noemi mi fa cenno di iniziare..
Balbettando e tremando "Anastasia scusa io ti voglio chiedere scusa "
"Perchè ciccio"
"perchè sono un mantenuto e tu meriti molto di più . ho paura di perderti" con un filo di voce
Anastasia sorride e girandosi verso Claudio lo bacia intensamente, lingua nella lingua.
Io continuo "ho bisogno di sentirmi tuo.. di avere un tuo marchio.."
Anastasia sorride e chiama Ana.
"Ana portalo in cucina e aspettate li"
"si Signora Padrona"
Aspettamo per lungo tempo finche arrivò Claudio con un aggeggio.
Solo poco dopo capì cosa serviva e che marchio avrei voluto.
Venni marchiato a fuoco con il nome di Anastasia sul sedere.
Un dolore atroce, segno della mia completa sottomissione a Lei.


L'ESPERIMENTO

Coperto da un burqa, come una femmina. Solo uno scorcio per gli occhi. Quasi sempre nella mia camera. Nessun contatto con l'esterno.
Venivo condotto e gestito. Non direttamente da Anastasia ma dalla sua fedele assistente Noemi, la bella giovane napoletana.
Lei era la mia carceriera, una dolce carceriera. Mi alzavo quando lei mi svegliava, mangiavo quando lei mi dava da mangiare. Ogni momento della mia vita era eterodiretto. Anche per andare in bagno dovevo chiamarla e venivo accompagnato. Non potevo andarci da solo.
Ogni mattina mi svegliavo ed ero completamente nudo e venivo vestito con il burqa da Noemi.
Noemi mi faceva aspettare e poi mi portava in bagno, aspettava che facevo i miei bisogni.
Poi mi portava a fare la colazione preparata da Ana.
Dopo mi veniva dato un calmante. Perdevo un po le mie forze e venivo riportato in camera.
Il pomeriggio mi lavava il pene, dopo avermi tolto la cintura di castità.
Settimanalmente venivo lavato e depilato.
Ingrassavo a vista d'occhio. In un anno raggiunsi 120 kg..
Noemi venne molto pagata per seguirmi.. le dava 1000 al mese, stipendio raddoppiato.
Alle 7 mi portava a mangiare da solo in cucina e poi alle 8 a letto.
Dopo 6 mesi venne messa una telecamera per controllare quello che facevo in camera. In realtà niente... stavo a guardare il muro tutto il giorno intontito dai calmanti.
Incominciavo ad avere qualche difficoltà di deambulazione visto anche il notevole sovrappeso.
Non vedevo quasi mai Anastasia.
I miei rapporti umani erano proprio con Noemi, con Ana e con il giovane fidanzato di Noemi.
La cosa più pesante era la riprogrammazione mentale, che non sapevo fosse tale.
Oltre ad intontirmi con la reclusione e i farmaci e umiliarmi per i vestiti che portavo e la nudità che dovevo mostrare, Noemi gestiva contro di me un vero e proprio lavaggio del cervello.
I giochi sadici erano di vario tipo.
In primo luogo la stimolazione e poi negazione dell'orgasmo.
Su questo Noemi era bravissima. Mi metteva a quattro zampe come una vacca e poi incominciava a toccarmi il cosino fino a farmela indurire e quando arrivavo al massimo me lo lasciava senza che venissi. Piano piano questo comportava che si sviluppasse sempre più la mia impotenza.
Un altro gioco coinvolgeva anche il fidanzato di Noemi.
Sostanzialmente mi mettevano con il burqa mentre guardavo loro due fare l'amore. Io avevo la cintura di castità.
Poi c'erano tutte le strategie di condizionamento e manipolazione mentale.
Per prima cosa il controllo del comportamento: controllo del contesto, quindi di come mi vestivo, di cosa mangiavo, le abitudini e il controllo finanziario.
La mia giornata era scandita da precise regole e non potevo sgarrare altrimenti scattava la punizione. Se non sbagliavo c'era il premio mensile: una masturbazione fatta da Noemi.
Se sbagliavo partivano le punizioni: non mangiare per un giorno, rimanere legato, venire picchiato.
Poi il controllo delle informazioni: le mie informazioni erano veicolate da Noemi, l'unica porta verso il mondo esterno. Chiaramente la fonte originaria era Anastasia.
Poi il controllo del pensiero. Avveniva un totale indottrinamento. Il messaggio che me veniva continuamente e in maniera ossessiva diretto era: Anastasia è giovanissima, bellissima e ricca. Lei è molto buona perchè potrebbe cacciarti di casa. Tu le devi tutto, lei ha dimostrato di essere intelligente e brillante, tu sei fallito in tutto. Anastasia è la tua vita, senza di lei non puoi vivere.
Infine il controllo delle emozioni.
Sensi di colpa e paura erano gli strumenti utilizzato.
Senso di colpa per essere un mantenuto.
Paura per essere cacciato di casa da un momento all'altro.
Anastasia era distante ed irraggiungibile: la vedevo una volta ogni 3/4 mesi, quando lei era in casa venivo chiuso a chiave in camera. Ma nello stesso tempo era il pensiero ossessivo. La mia camera era tappezzata di foto di Anastasia, ce l'avevo in continuazione davanti agli occhi.
Scoprì anni dopo, dalla bocca di Anastasia, che si trattava di un esperimento per rendermi dipendente e impotente di fronte a Lei.
Ci riuscì




giovedì 19 novembre 2015

DIETRO UN VELO

Agosto me lo passai da solo a casa. Solo con Ana che veniva a farmi da mangiare e pulire la casa.
Addirittura per quel mese i soldi li gestiva lei, contavo meno di niente.
Noemi e Claudio vennero messi in ferie e l'Ape Regina se ne andò (pagata 200.000 €) a Dubai nella nave di uno sceicco !!
Quando tornò era propria contenta, bellissimi posti e soprattutto tanti soldi.
Io ero veramente frustrato della mia vita. Una sera di inizio settembre ebbi la fortuna di parlare con lei che mi raccontò delle sue vacanze e dell'ambiente.
Mi raccontò tra l'altro di come le donne fossero sottomesse e portavano il burqa. Io le dissi che io ero un po come le donne di quei paesi.. e che avrei dovuto portare anch'io il burqa. Si mise a ridere.
Devo dire che ormai preferivo nascondermi e quindi le chiesi se mi poteva vestire cosi.
Passò un po di giorni e me lo concesse.
Da li rimasi coperto per un lungo periodo di tempo. E inizio il mio successivo passaggio nella mia completa subordinazione ad Anastasia.
Infatti incominciò a gestire molto profondamente la mia giornata.: non potevo più uscire salvo casi rari, mangiavo da solo in cucina e mai con lei, passavo il grosso della mia giornata nella mia camera e non potevo guardare ne la tv ne utilizzare pc o smartphone.
Cosa voleva Anastasia da me ? Ci volle tempo per capire ed avere una risposta....

MA CHE MENAGE !!!

Sta di fatto che in questa ormai passava tanta gente: la domesitca, Noemi, Claudio, io (il chiatto) e chiaramente lei..l'ape regina.
Ma che confusione !!!
Incominciamo.
Ana: poverina, lei proprio ci entrava poco nel guazzabuglio. Prendeva ordini da tutti pure da me. In realtà il suo capo diretto era Noemi, che con lei era piuttosto dura. Del resto bastava il piccolo errore e licenziata in tronco !!!
Noemi: beh una gran ruffiana ! sempre zitta zitta e buona buona con Anastasia, le stava dietro il culo e mancava che glielo leccasse. Poi dopo vedrete cos'è arrivata a fare !!! Con me una ienetta, mi teneva sotto il suo dito, se facevo il bravo mi dava un minimo di libertà e qualche soldino se no zitto e mosca !!. Fare il bravo significava due cose: la prima era quella di passarle una parte della mia paghetta... per comprarsi qualcosa per lei, aveva trovato il modo di falsificare gli scontrini; la seconda che dovevo tenere chiuso i due occhi quando invitava per scoparselo il suo fidanzato. Come premio avevo anche la possibilità di origliare e guardare dal buco della serratura i loro amplessi. Pensate che la ienetta mi toglieva la cintura di castità così potevo masturbarmi mentre loro facevano l'amore.
Claudio: doveva prendersi cura del corpo di Anastasia.. e lo ha proprio fatto nel senso più letterale. Oltre che autista, personal trainer e massaggiatore era diventato il suo stallone personale. Si ora era lei che comandava e gli uomini erano gli oggetti di piacere !!
Io: ero in definitiva il castrone. Una nuova specie umana senza sesso. Sempre più grasso e sempre più impotente pendevo dalle labbra di Noemi ed ero il burattino dell'Ape Regina, Anastasia.. la Regina veramente
L'ape regina: Era lei, Anastasia. Aveva ormai tutto il Potere. Economico, sessuale, sul mio corpo e sulla mia mente. Lei era la legge e tutti le dovevano obbedire... l'Alfa e l'omega.. Nessuno osava più contraddirla.

PARTE DELL'ARREDAMENTO

Ed io ? Io facevo parte dell'arredamento ormai. Ero un orpello da gestire e mi doveva gestire Noemi.
Una ragazzina, si era giovanissima 18 anni da poco compiuti: moretta, alta circa 1,70, fisico snello, bel seno, forte accento napoletano (era di Napoli ), molto sveglia e veloce. Era anche dolce e gentile.
Premetto che Anastasia mi aveva dato un appannaggio di 1000 € al mese che però non potevo utilizzare liberamente. Mi aveva anche aperto una polizza previdenziale.
Quei soldi finivano in un conto a me intestato dove Noemi aveva la delega per prelevare, firmare assegni e fare ogni cosa. Noemi aveva tutto: libretto assegni e bancomat.
Inoltre Noemi aveva il budget per gestire la casa: 2000 € al mese ci doveva comprare tutto e pagare le bollette varie.
Devo dire che Noemi ci sapeva fare, era proprio brava. Gestiva tutto con assoluta professionalità: pronta fin dalla mattina quando doveva aiutare Anastasia appena svegliata, poi li al lavoro fino a tarda sera... Quando Anastasia aveva i film da girare o lavorava nei locali o come escort: passava una giornata intera a prepararla: vestizione e trucco.
Ma torniamo a me ... Io non servivo più a niente. Ero il marito orpello di una donna in carriera.
Stavo a casa ad aspettarla e basta. La mia giornata era guardare la tv e mangiare.
Noemi mi chiamava "chiatto".. che in napoletano vuol dire ciccione. Certo lo faceva solo quando eravamo soli..
Questo era sintomatico del nostro rapporto ed era molto umiliante chiedere a lei ogni monetina per comprarmi qualsiasi cosa. Dovevo tenermela buona.
Sapeva che non contavo niente e così mi trattavo.
Lei aveva ordini precisi: doveva accompagnarmi se volevo uscire e doveva valutarmi dove andare, se lei riteneva che non fosse il caso dovevo rimanere a casa; per le spese fino a 500 € del mio appannaggio decideva lei sopra chiedeva il permesso ad Anastasia. Ogni settimana faceva il rendiconto delle spese per la casa e per me ad Anastasia.
Noemi era una ragazza di periferia e rimase quindi un pò sconvolta nel vedermi così ridotto.
Una volta me lo disse. Era un pomeriggio caldo di inizio luglio di quell'anno. Anastasia era fuori per lavoro, era una domenica ed era a fare un week end con un arabo in Costa Azzurra.
Noemi se ne stava a casa con me e guardavamo la televisione.
Un pomeriggio noioso. Noemi era vestita con i suoi consueti shorts in jeans cortissimi e un top a fascia che lasciava scoperto l'addome.. insomma proprio un bel vedere.
Ad un certo punto mentre sgranocchiavamo delle patatine.. si rivolse a me con un voce non certo squillante..
"ma senti chiatto ma tu non ti senti male.."
"in che senso cara.."
"male da come sei trattato.."
"beh non mi fa mancare niente.."
"si ma chiatto non ho mai visto un uomo cosi sottomesso"
"si hai ragione cara.. sono proprio sotto il suo tacco"
"t'ha proprio fottuto chiatto "
"si letteralmente"
"ma perchè non ti ribelli..fai l'uomo una volta"
"non ce la faccio.."
E infatti non ce la facevo... Ma almeno Noemi era una persona su cui potevo contare.


L'ORGANIZZAZIONE

Da brava imprenditrice Anastasia nel mese scarso che aveva davanti a se si prese una parentesi dal lavoro e cominciò a preparare tutto.
Prima cosa l'appartamento. E li con il fiuto di una vera business woman trova a 350.000 € uno stupendo appartamento in pieno centro, dalle parti di corso XXII Marzo, tanto per essere precisi.
Un bellissimo loft: piano terra, ampia zona living, cucina abitabile,, due camere e servizio.
Nel zona living in un angolo l'aveva arredato zona ufficio. Le camere: una per lei, la più grande, l'altra per me. Nella zona living in un angolo arredamento moderno per ufficio.
Si certo.. non dormivamo più in camera insieme..... ma in fondo la cosa ormai non cambiava più niente.
Poi il personale. Ha assunto come tirocinanti due assistenti: una ragazza, Noemi, che le avrebbe fatto da segretaria, estetista e aiuto vestizione, gestione budget della casa; un ragazzo, Claudio, che le avrebbe fatto da trainer/massaggiatore/autista si prendeva cura del suo corpo e la scorrazzava in giro.Poi anche si organizzò per la casa: una domestica romena, Ana, a 20 euro al giorno, pulizie e pranzo e cena. E poi chiaramente un avvocato di fiducia per tutte le impellenza giuridiche e fiscali necessarie.. Spendere spendeva poco: Noemi e Claudio con il loro contratto prendevano 500 euro al mese, Noemi aveva anche vitto e alloggio (dormiva sul divano letto).. ma lavorava 24/24... Claudio lavorava a chiamata.. ma praticamente spesso..
Ana era la più bistrattata: stava dalla mattina alla sera tutti i giorni della settimana e si prendeva 560 € in un mese !! Poverina aveva un marito e due figli a 30 anni.. e doveva impazzire per tirare su quattro soldi.. tutti in nero chiaramente.
Sopportarla non era facile: trattava i suoi dipendenti a pesci in faccia.. dovevano lavorare in silenzio e ringraziare..
Ed io ? Beh... di me vi racconterò presto. Certo è che Lei, il boss della casa, il 1 marzo iniziò il suo turbillon.. e non si fermò mai !!
Oltre ai film da girare ci aggiungeva almeno uno se non due lavori notturni nei locali, poi non rinunciò mai a fare la escort. Almeno una volta al mese si faceva il week end con qualche super ricco, in quel periodo generalemente arabi che la pagavano anche 20.000 € per potersi divertire !!!