Ed io ? Io facevo parte dell'arredamento ormai. Ero un orpello da gestire e mi doveva gestire Noemi.
Una ragazzina, si era giovanissima 18 anni da poco compiuti: moretta, alta circa 1,70, fisico snello, bel seno, forte accento napoletano (era di Napoli ), molto sveglia e veloce. Era anche dolce e gentile.
Premetto che Anastasia mi aveva dato un appannaggio di 1000 € al mese che però non potevo utilizzare liberamente. Mi aveva anche aperto una polizza previdenziale.
Quei soldi finivano in un conto a me intestato dove Noemi aveva la delega per prelevare, firmare assegni e fare ogni cosa. Noemi aveva tutto: libretto assegni e bancomat.
Inoltre Noemi aveva il budget per gestire la casa: 2000 € al mese ci doveva comprare tutto e pagare le bollette varie.
Devo dire che Noemi ci sapeva fare, era proprio brava. Gestiva tutto con assoluta professionalità: pronta fin dalla mattina quando doveva aiutare Anastasia appena svegliata, poi li al lavoro fino a tarda sera... Quando Anastasia aveva i film da girare o lavorava nei locali o come escort: passava una giornata intera a prepararla: vestizione e trucco.
Ma torniamo a me ... Io non servivo più a niente. Ero il marito orpello di una donna in carriera.
Stavo a casa ad aspettarla e basta. La mia giornata era guardare la tv e mangiare.
Noemi mi chiamava "chiatto".. che in napoletano vuol dire ciccione. Certo lo faceva solo quando eravamo soli..
Questo era sintomatico del nostro rapporto ed era molto umiliante chiedere a lei ogni monetina per comprarmi qualsiasi cosa. Dovevo tenermela buona.
Sapeva che non contavo niente e così mi trattavo.
Lei aveva ordini precisi: doveva accompagnarmi se volevo uscire e doveva valutarmi dove andare, se lei riteneva che non fosse il caso dovevo rimanere a casa; per le spese fino a 500 € del mio appannaggio decideva lei sopra chiedeva il permesso ad Anastasia. Ogni settimana faceva il rendiconto delle spese per la casa e per me ad Anastasia.
Noemi era una ragazza di periferia e rimase quindi un pò sconvolta nel vedermi così ridotto.
Una volta me lo disse. Era un pomeriggio caldo di inizio luglio di quell'anno. Anastasia era fuori per lavoro, era una domenica ed era a fare un week end con un arabo in Costa Azzurra.
Noemi se ne stava a casa con me e guardavamo la televisione.
Un pomeriggio noioso. Noemi era vestita con i suoi consueti shorts in jeans cortissimi e un top a fascia che lasciava scoperto l'addome.. insomma proprio un bel vedere.
Ad un certo punto mentre sgranocchiavamo delle patatine.. si rivolse a me con un voce non certo squillante..
"ma senti chiatto ma tu non ti senti male.."
"in che senso cara.."
"male da come sei trattato.."
"beh non mi fa mancare niente.."
"si ma chiatto non ho mai visto un uomo cosi sottomesso"
"si hai ragione cara.. sono proprio sotto il suo tacco"
"t'ha proprio fottuto chiatto "
"si letteralmente"
"ma perchè non ti ribelli..fai l'uomo una volta"
"non ce la faccio.."
E infatti non ce la facevo... Ma almeno Noemi era una persona su cui potevo contare.
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