Mentre mi stavo ancora leccando le ferite della mia breve relazione con S. una novità si avvitava nella mia vita.
Il capo dell'ufficio spedizioni dove lavorava andava in pensione e l'azienda incominciava i confabuli per cercare il nuovo capo.
Sarebbe andato in pensione a marzo e quindi tutte le strategie dovevano essere fatte con largo anticipo.
Ai tempi i funzionari erano prevalentemente uomini, le donne erano relegato a lavori di ritaglio.
Però i tempi stavano cambiando,
L'ultimo giorno di marzo il capo fa la festa d'addio, pasticcini, vino bianco, pizzette, orologio di regalo, tanti bei discorsi.. e chiaramente viene presentato il nuovo "boss".
Mentre mi abbuffavo tra le pizzette e i pasticcini, vedo anche i miei colleghi dell'ufficio dove lavoravo prima.
In particolare vedo R., ve la ricordate.. giusto ?
Adesso con una mise più professionale, indossavo un tailleur nero composto da gonna a tubino fino al ginocchio, giacca nera e ovviamente delle bellissime scarpe tacco 12 (almeno cosi pensavo..)
L'avvicino e la saluto. Le dico che è molto elegante e sempre bellissima. Mi ringrazia con un tono un pò distaccato e poi mi saluta avvicinandosi al Capo del Personale confabulando con lui.
Ho pensato che in fondo è sempre stata una snob e poi dopo quella serata.. beh c'era un pò da vergognarsi..
Ultimi minuti della festa e poi si ritorna al lavoro.. c'era parecchia tensione nell'aria.. ma chi sarà il nuovo capo ?
Ed ecco che prende la parola il Capo del Personale. Si prende parecchi minuti nel ringraziare il pensionando e poi.. alla fine presenta il nuovo boss.
Mentre vedo avvicinarsi al Capo del Personale sorridente R....lui con voce stentorea la proclama nuovo capo, o capa.. come volete, dell'ufficio spedizioni.
Ero in fondo fortunatamente... ma il mio viso diventa terreo.. un incubo si fa realtà.
Un doppio incubo: avere un capo donna per me era un incubo, vista la mia tendenza a sottomettermi alle donne nelle mie fantasie doverlo fare nella realtà era il peggio che poteva accadermi; il secondo incubo è che questo capo fosse R. che mi attraeva profondamente e con la quale avevo fatto una figura di "m" incredibile.. ve la ricordate, giusto ?
Dopo quel giorno vivrò sulla mia pelle cosa significa essere nella realtà sottomesso ad una donna..
Ma questa è un'altra storia...
martedì 21 luglio 2015
martedì 14 luglio 2015
IL CORPO DEL CASTRONE
Vorrei fare una parentesi su come sono fisicamente. Corpo e mente sono strettamente collegati. Io sono quello che penso e penso come sono.
Il mio corpo si è sviluppato in coerenza con la mia castrazione psicologica.
Il corpo snello e muscoloso di un maschio virile è qualcosa di profondamente diverso da quello che sono io.
Sono grassoccio fin da piccolo. E soprattutto la mia ciccia si è sviluppata oltre che nella pancia in parti propriamente femminile come i fianchi e le mammelle.
Ora sono decisamente obeso, infatti per 180 cm di altezza peso 120 kg. La mia pancia è enorme e le mammelle si notano profondamente.
Le spalle sono strette e sono leggermente incurvato.
Il pene è realmente piccolo: flaccido non raggiunge i 5 cm, in tiro al massimo 7 cm... poi non è cosi facile misurarlo..
Il mio aspetto fisico non mi ha certo aiutato nei confronti delle donne, e non solo anche degli altri maschi.
Mi sono sempre sentito inadatto per come sono e continuo a sentirmi ancora adesso anche se come ho già scritto ora ho raggiunto un più alto grado di accettazione.
Il mio corpo si è sviluppato in coerenza con la mia castrazione psicologica.
Il corpo snello e muscoloso di un maschio virile è qualcosa di profondamente diverso da quello che sono io.
Sono grassoccio fin da piccolo. E soprattutto la mia ciccia si è sviluppata oltre che nella pancia in parti propriamente femminile come i fianchi e le mammelle.
Ora sono decisamente obeso, infatti per 180 cm di altezza peso 120 kg. La mia pancia è enorme e le mammelle si notano profondamente.
Le spalle sono strette e sono leggermente incurvato.
Il pene è realmente piccolo: flaccido non raggiunge i 5 cm, in tiro al massimo 7 cm... poi non è cosi facile misurarlo..
Il mio aspetto fisico non mi ha certo aiutato nei confronti delle donne, e non solo anche degli altri maschi.
Mi sono sempre sentito inadatto per come sono e continuo a sentirmi ancora adesso anche se come ho già scritto ora ho raggiunto un più alto grado di accettazione.
ALCUNE RIFLESSIONI
L'esperienza con S. mi ha lasciato fortemente turbato. Ancora adesso pensandoci mi viene un brivido sulla schiena: S. era una predatrice, una Donna Vampiro che ti toglie anche l'anima e sopratutto una Castratrice.
S. si muoveva in baso al suo istinto profondamente sadico e fin dall'inizio ha capito che io potevo essere una prede facile, da sedurre e da castrare psicologicamente.
S. mi ha ridotto in un non-maschio, ha messo sotto i piedi la mia virilità.
Sapeva come controllarmi. Innanzitutto la seduzione, poi l'identificazione del mio punto debole e infine la comunicazione a doppio legame per controllarmi e sottomettermi.
La comunicazione a doppia legale è una comunicazione dove vi è una incongruenza tra la comunicazione verbale e quella non verbale. Il momento più alto di questa incongruenza si è avuta in vacanza: non ti voglio più (comunicazione verbale) ma ti seduco (comunicazione non verbale).
La comunicazione a doppio legale rende impotente e dipendente chi la riceve come la tela di un ragno non fa muovere la preda... e forse si S. era la Vedova Nera che con il Suo veleno mi ha immobilizzato e ha ucciso la mia virilità o perlomeno quel poco che rimaneva.
Ci sono voluti molti anni prima che avessi un'altra relazione con una donna, S. mi aveva castrato psicologicamente e io non lo capivo.
Solo dopo vent'anni me ne sono reso conto e ho raggiunto un minimo di serenità e di accettazione di me stesso.
Ma questa è un'altra storia....
S. si muoveva in baso al suo istinto profondamente sadico e fin dall'inizio ha capito che io potevo essere una prede facile, da sedurre e da castrare psicologicamente.
S. mi ha ridotto in un non-maschio, ha messo sotto i piedi la mia virilità.
Sapeva come controllarmi. Innanzitutto la seduzione, poi l'identificazione del mio punto debole e infine la comunicazione a doppio legame per controllarmi e sottomettermi.
La comunicazione a doppia legale è una comunicazione dove vi è una incongruenza tra la comunicazione verbale e quella non verbale. Il momento più alto di questa incongruenza si è avuta in vacanza: non ti voglio più (comunicazione verbale) ma ti seduco (comunicazione non verbale).
La comunicazione a doppio legale rende impotente e dipendente chi la riceve come la tela di un ragno non fa muovere la preda... e forse si S. era la Vedova Nera che con il Suo veleno mi ha immobilizzato e ha ucciso la mia virilità o perlomeno quel poco che rimaneva.
Ci sono voluti molti anni prima che avessi un'altra relazione con una donna, S. mi aveva castrato psicologicamente e io non lo capivo.
Solo dopo vent'anni me ne sono reso conto e ho raggiunto un minimo di serenità e di accettazione di me stesso.
Ma questa è un'altra storia....
LA FIDANZATA
La mia incapacità di relazionarmi in gruppo mi ha finito per emarginarmi sempre più nell'ufficio dove lavoravo.
L'azienda allora ha deciso di spostarmi nell'ufficio spedizioni. Li il lavoro principale era preparar bolle e contattare spedizionieri.
Che bella carriera !!! ma comunque poco mi importava, lo stipendio era identico.
La mia autostima nel frattempo scendeva, non una cosa mi andava bene. Sempre solo e anche il lavoro non mi dava un minimo di soddisfazione.
Il mio capo visto le mie scarse capacità lavorative mi mandava spesso a portare pacchi dagli spedizionieri. In particolare andavo da uno dove ho conosciuto una ragazza, che chiamiamo S., che mi ha profondamente segnato.
Andando da uno spedizioniere conosco S., una ragazza alta mora gambe lunghe e ben fatte, tacchi giusti e gonna corta a sufficienza da mostrare le sue bellissime cosce.
Settimana dopo settimana, entro in confidenza con S. Devo dire che per me era una cosa abbastanza straordinaria riuscirmi a lasciare andare con una ragazza così bella.
E infatti più sciolto rispetto il solito divento meno impacciato e anche più simpatico.
Un giorno S. mi invita a bere un caffè. Io balbettando accetto e l'aspetto all'uscita dal lavoro e andiamo in un bar li vicino. Ci sediamo lei prende un caffè shakerato, io un caffè di normale. Incominciamo a parlare a lungo finchè mi invita nella villetta dove abita verso Bergamo con i suoi genitori. E chiaramente accetto..
La domenica mi alzo presto passo la mattina a pensare a questo incontro e dopo un pranzo leggero prendo la macchina e vado da S.
E per la prima volta in quella calda domenica di giugno ho baciato in bocca una donna.... E' difficile dimenticare il primo bacio, la sua passione. Ho però fatto un errore, che mi sarebbe costato caro: le ho detto che era la prima donna della mia vita e lei da li ha preso il sopravvento incontro dopo incontro.
Ogni domenica andavo da lei e piano piano l'intimità aumentava.
Certo che fosse una situazione una ragazza un pò particolare l'avevo intuito presto: continuava a dirmi che in casa sua suo padre non contava un bel niente, che la mamma comandava e che aveva tradito il marito.
Oltre la domenica qualche volta sono andato anche la sera e proprio verso fine giugno usciamo insieme a dei suoi amici. La vedo molto in confidenza con un ragazzo, e dopo prima che la lascio mi dice che con quello era il suo ex ragazzo e di non offendermi ma lui a letto ci sapeva fare mentre io ero molto inesperto....
Mi sono sentito cadere il mondo addosso e la mia insicurezza è divampata. E da li lei è esplosa nella sua vena dominante come una diga che sta smottando.
Sempre più sadica, sempre più irascibile e sempre più umorale nei suoi compartimenti: un momento tranquilla e dolce, due minuti dopo mi copre di insulti.
Ogni volta che andavo da Lei sapeva come prendermi: sensuale, bella, sexy..... ma comunque sempre mi ricordava della mia inesperienza e verginità.
Una domenica eravamo come al solito soli in casa. I suoi genitori le lasciavano la casa, pare che fossi molto simpatico alla madre cioè a chi deteneva il potere in quella casa. I suoi ex erano si magari molto virili ma anche un po dei saltimbanco senza nè arte e nè parte e vedeva in me il classico bravo ragazzo. Ma probabilmente S. non cercava un bravo ragazzo.
Quella domenica S. decide che dobbiamo provare la penetrazione.... putroppo i risultati furono disastrosi.. venni dopo pochi secondi tra le sue cosce. S. era imbestialita, ma bontà sua non mi cacciò di casa e continuammo a vederci. Era l'inizio di luglio, ormai mi dominava completamente, ed ero diventato anche il suo autista: la sera finito il lavoro dovevo andarla a prendere e accompagnarla a casa in macchina.
S. decide che dobbiamo andare in vacanze in Spagna. E io li ad organizzare e chiaramente a pagare.... ma che bravo cagnolino !!! Luglio è stato un vero calvario: ad ogni suo ordine dovevo obbedire e gli ordini si moltiplicavano.
Ogni giorno diceva che non era sicura del nostro rapporto e poi dopo cinque minuti mi baciava e mi eccitava. Non capivo più niente. Prima parlava di lasciarmi e poi di sposarci... ogni giorno diventavo sempre più dipendente da Lei.
Prima di partire mi dice che ho le mani bucate per cui al ritorno avrebbe voluto controllare lei le mie spese: un conto intestato con lei che deteneva bancomat e carta di credito e mi dava la paghetta !!!! Devo ammettere che avrei ormai accettato questa condizione se si fosse avverata.
Arriva il giorno della partenza, andiamo e partiamo verso Benidorm.
Arrivati la prima sera si riposa, il giorno dopo in spiaggia: chiaramente io porto tutto l'occorrente e preparo la stuoia. Così sarà per tutta la vacanza.
La sera tornati nel residence mi dice che non vuole più stare con me perchè non sono abbastanza virile... e che tra noi è finita.. io piango disperato, lei mi bacia... ma ormai è finita.
Continuiamo la vacanza, qualche volta quando mi vede un pò ribelle mi eccita per calmarmi.... ma poi si va avanti così a fare quello che vuole Lei.. io il suo burattino...
Dopo quella vacanza non ho mai più visto S. Ora sarà una donna di 47 anni (ha un anno più di me), chissà se si è mai sposata. secondo me no.
L'ultimo mio gesto di sottomissione è stato quando gli ho spedito le foto che avevamo fatto... Lei non mi ha neanche risposto.. neanche un grazie...
Forse da quel giorno sono entrato a far parte definitivamente del club dei castroni.. ma non lo sapevo ancora...
L'azienda allora ha deciso di spostarmi nell'ufficio spedizioni. Li il lavoro principale era preparar bolle e contattare spedizionieri.
Che bella carriera !!! ma comunque poco mi importava, lo stipendio era identico.
La mia autostima nel frattempo scendeva, non una cosa mi andava bene. Sempre solo e anche il lavoro non mi dava un minimo di soddisfazione.
Il mio capo visto le mie scarse capacità lavorative mi mandava spesso a portare pacchi dagli spedizionieri. In particolare andavo da uno dove ho conosciuto una ragazza, che chiamiamo S., che mi ha profondamente segnato.
Andando da uno spedizioniere conosco S., una ragazza alta mora gambe lunghe e ben fatte, tacchi giusti e gonna corta a sufficienza da mostrare le sue bellissime cosce.
Settimana dopo settimana, entro in confidenza con S. Devo dire che per me era una cosa abbastanza straordinaria riuscirmi a lasciare andare con una ragazza così bella.
E infatti più sciolto rispetto il solito divento meno impacciato e anche più simpatico.
Un giorno S. mi invita a bere un caffè. Io balbettando accetto e l'aspetto all'uscita dal lavoro e andiamo in un bar li vicino. Ci sediamo lei prende un caffè shakerato, io un caffè di normale. Incominciamo a parlare a lungo finchè mi invita nella villetta dove abita verso Bergamo con i suoi genitori. E chiaramente accetto..
La domenica mi alzo presto passo la mattina a pensare a questo incontro e dopo un pranzo leggero prendo la macchina e vado da S.
E per la prima volta in quella calda domenica di giugno ho baciato in bocca una donna.... E' difficile dimenticare il primo bacio, la sua passione. Ho però fatto un errore, che mi sarebbe costato caro: le ho detto che era la prima donna della mia vita e lei da li ha preso il sopravvento incontro dopo incontro.
Ogni domenica andavo da lei e piano piano l'intimità aumentava.
Certo che fosse una situazione una ragazza un pò particolare l'avevo intuito presto: continuava a dirmi che in casa sua suo padre non contava un bel niente, che la mamma comandava e che aveva tradito il marito.
Oltre la domenica qualche volta sono andato anche la sera e proprio verso fine giugno usciamo insieme a dei suoi amici. La vedo molto in confidenza con un ragazzo, e dopo prima che la lascio mi dice che con quello era il suo ex ragazzo e di non offendermi ma lui a letto ci sapeva fare mentre io ero molto inesperto....
Mi sono sentito cadere il mondo addosso e la mia insicurezza è divampata. E da li lei è esplosa nella sua vena dominante come una diga che sta smottando.
Sempre più sadica, sempre più irascibile e sempre più umorale nei suoi compartimenti: un momento tranquilla e dolce, due minuti dopo mi copre di insulti.
Ogni volta che andavo da Lei sapeva come prendermi: sensuale, bella, sexy..... ma comunque sempre mi ricordava della mia inesperienza e verginità.
Una domenica eravamo come al solito soli in casa. I suoi genitori le lasciavano la casa, pare che fossi molto simpatico alla madre cioè a chi deteneva il potere in quella casa. I suoi ex erano si magari molto virili ma anche un po dei saltimbanco senza nè arte e nè parte e vedeva in me il classico bravo ragazzo. Ma probabilmente S. non cercava un bravo ragazzo.
Quella domenica S. decide che dobbiamo provare la penetrazione.... putroppo i risultati furono disastrosi.. venni dopo pochi secondi tra le sue cosce. S. era imbestialita, ma bontà sua non mi cacciò di casa e continuammo a vederci. Era l'inizio di luglio, ormai mi dominava completamente, ed ero diventato anche il suo autista: la sera finito il lavoro dovevo andarla a prendere e accompagnarla a casa in macchina.
S. decide che dobbiamo andare in vacanze in Spagna. E io li ad organizzare e chiaramente a pagare.... ma che bravo cagnolino !!! Luglio è stato un vero calvario: ad ogni suo ordine dovevo obbedire e gli ordini si moltiplicavano.
Ogni giorno diceva che non era sicura del nostro rapporto e poi dopo cinque minuti mi baciava e mi eccitava. Non capivo più niente. Prima parlava di lasciarmi e poi di sposarci... ogni giorno diventavo sempre più dipendente da Lei.
Prima di partire mi dice che ho le mani bucate per cui al ritorno avrebbe voluto controllare lei le mie spese: un conto intestato con lei che deteneva bancomat e carta di credito e mi dava la paghetta !!!! Devo ammettere che avrei ormai accettato questa condizione se si fosse avverata.
Arriva il giorno della partenza, andiamo e partiamo verso Benidorm.
Arrivati la prima sera si riposa, il giorno dopo in spiaggia: chiaramente io porto tutto l'occorrente e preparo la stuoia. Così sarà per tutta la vacanza.
La sera tornati nel residence mi dice che non vuole più stare con me perchè non sono abbastanza virile... e che tra noi è finita.. io piango disperato, lei mi bacia... ma ormai è finita.
Continuiamo la vacanza, qualche volta quando mi vede un pò ribelle mi eccita per calmarmi.... ma poi si va avanti così a fare quello che vuole Lei.. io il suo burattino...
Dopo quella vacanza non ho mai più visto S. Ora sarà una donna di 47 anni (ha un anno più di me), chissà se si è mai sposata. secondo me no.
L'ultimo mio gesto di sottomissione è stato quando gli ho spedito le foto che avevamo fatto... Lei non mi ha neanche risposto.. neanche un grazie...
Forse da quel giorno sono entrato a far parte definitivamente del club dei castroni.. ma non lo sapevo ancora...
LE MIE PRIME ESPERIENZE - II PARTE
Mentre passavano gli anni e continuavo nella mia solitudine masturbatoria ho avuto altre esperienze che mi hanno segnato molto.
Per prima cosa mi ricordo l'ultima anno di università. Li non pensavo molto all'universo femminile così preso dal concludere la tesi e la sottotesi. Si ha quei tempi c'era anche la cosidetta tesina o sottotesi. Una breve relazione su un tema diverso rispetto a quello della tesi.
Poco tempo prima avevo conosciuto una ragazza, alta mora snella. Una bellezza inestimabile, sempre con tacchi e vestiti molto direi manageriali..
Come al solito oltre che di esami, studi, università non ho mai parlato con Lei. ma diciamo che era diventata in quel periodo la mia compagna dei miei sogni masturbatori.
Un giorno le parlo della mia tesina.. e Lei con un balzo rapace.. "senti ma non potresti cambiandola un pò passarmela.." . e io chiaramente con un cenno obbedisco.. e le chiedo "senti te la preparo questo week end e poi ci possiamo vedere nella sala studi della biblioteca universitaria e te la passo.. magari settimana prossima". Lei d'accordo mi fissa il giorno.
Quel giorno ero super eccitato.. finalmente.. la incontro.. Lei stupenda..
Arrivo mi saluta e la vedo seduta vicino a un ragazzo palestrato, bello come pochi e probabilmente anche virile.
Le consegno il lavoro che ho fatto,Lei ringrazia con un sorriso e io mi siedo poco distante facendo finta di leggere un libro che mi ero portato..
Forse quel giorno ho intuito larvatamente che ero un castrone anche se non sapevo ancora cosa fosse, ma ho fatto di tutto per cancellare dalla memoria quel fatto.. anche se Lei non l'ho cancellata, bellissima, sfuggente e molto molto dominante.
Passano i giorni, i mesi e finalmente trovo lavoro in una grande azienda.
Mi mettono in ufficio con molti neoassunti.
Era un periodo in cui i giovani venivano assunti. Tra gli altri vi era un ragazzo di alcuni anni più vecchio di me e una ragazza che aveva quasi trenta anni.
Lui aveva un carattere calmo, fermo e piuttosto dominante. Io avevo un pò di difficoltà di ambientamento soprattutto a causa della mia timidezza e allora mi ha preso sotto la sua ala protettiva.
Lavorava in quell'azienda da qualche mese e veniva considerato un prospetto interessante che avrebbe potuto negli anni far carriera.
Invece io con la mia timidezza non riuscivo ad integrarmi e venivo considerato un imbranato.
Ma tant'è ai tempi non si licenziava e allora non avevo paura di perdere il lavoro.
Il ragazzo, aveva comunque 32 anni per cui sarebbe opportuno chiamarlo uomo, lo identificherò da qui in avanti come P.
Per inciso io avevo 24 anni, laureato con buoni voti ma proprio a causa del mio carattere molto imbranato nei rapporti con gli altri e nel lavoro.
La ragazza aveva 30 anni, quindi già una donna, di buona famiglia ma con pochissima voglia di lavorare. Era la classica viziata, carina ma non bellissima. Non era molto alta e si metteva sempre gonnelline piuttosto corte e sandali con tacchi alti. Per inciso era estate e incominciava a far caldo.
A causa del suo fare viziato e forse anche del suo modo un pò da ochetta veniva considerata e vista male dai colleghi ma non da me e da P. Io me ne ero subito innamorato, ero totalmente invaghito di Lei. La identificheremo con R.
Visto l'ambiente giovanile si era abituati ad uscire spesso anche la sera ed una sera uscimmo io, P. e R. Dopo la classica pizzata siamo andati a casa di P. Si parla un pò, si beve una birra e poi P. e R. incominciano a baciarsi intensamente.. io che speravo.. invece mi trovo a fare il terzo incomodo, come scoprirò più avanti il cuckold. Loro vanno nella camera da letto per fare quello che devono fare.. mentre io aspetto li solo soletto.. ero anche senza macchina per cui mi doveva accompagnare a casa.. Finito P. accompagna R. e poi me, silenzio completo per tutto il viaggio.. salvo poi alla fine P. mi dice.."ma su dai R. sai com'è non te la prendere troverai di meglio.." lo saluto e scendo.... quella notte non ho dormito ero veramente sconvolto.
Per prima cosa mi ricordo l'ultima anno di università. Li non pensavo molto all'universo femminile così preso dal concludere la tesi e la sottotesi. Si ha quei tempi c'era anche la cosidetta tesina o sottotesi. Una breve relazione su un tema diverso rispetto a quello della tesi.
Poco tempo prima avevo conosciuto una ragazza, alta mora snella. Una bellezza inestimabile, sempre con tacchi e vestiti molto direi manageriali..
Come al solito oltre che di esami, studi, università non ho mai parlato con Lei. ma diciamo che era diventata in quel periodo la mia compagna dei miei sogni masturbatori.
Un giorno le parlo della mia tesina.. e Lei con un balzo rapace.. "senti ma non potresti cambiandola un pò passarmela.." . e io chiaramente con un cenno obbedisco.. e le chiedo "senti te la preparo questo week end e poi ci possiamo vedere nella sala studi della biblioteca universitaria e te la passo.. magari settimana prossima". Lei d'accordo mi fissa il giorno.
Quel giorno ero super eccitato.. finalmente.. la incontro.. Lei stupenda..
Arrivo mi saluta e la vedo seduta vicino a un ragazzo palestrato, bello come pochi e probabilmente anche virile.
Le consegno il lavoro che ho fatto,Lei ringrazia con un sorriso e io mi siedo poco distante facendo finta di leggere un libro che mi ero portato..
Forse quel giorno ho intuito larvatamente che ero un castrone anche se non sapevo ancora cosa fosse, ma ho fatto di tutto per cancellare dalla memoria quel fatto.. anche se Lei non l'ho cancellata, bellissima, sfuggente e molto molto dominante.
Passano i giorni, i mesi e finalmente trovo lavoro in una grande azienda.
Mi mettono in ufficio con molti neoassunti.
Era un periodo in cui i giovani venivano assunti. Tra gli altri vi era un ragazzo di alcuni anni più vecchio di me e una ragazza che aveva quasi trenta anni.
Lui aveva un carattere calmo, fermo e piuttosto dominante. Io avevo un pò di difficoltà di ambientamento soprattutto a causa della mia timidezza e allora mi ha preso sotto la sua ala protettiva.
Lavorava in quell'azienda da qualche mese e veniva considerato un prospetto interessante che avrebbe potuto negli anni far carriera.
Invece io con la mia timidezza non riuscivo ad integrarmi e venivo considerato un imbranato.
Ma tant'è ai tempi non si licenziava e allora non avevo paura di perdere il lavoro.
Il ragazzo, aveva comunque 32 anni per cui sarebbe opportuno chiamarlo uomo, lo identificherò da qui in avanti come P.
Per inciso io avevo 24 anni, laureato con buoni voti ma proprio a causa del mio carattere molto imbranato nei rapporti con gli altri e nel lavoro.
La ragazza aveva 30 anni, quindi già una donna, di buona famiglia ma con pochissima voglia di lavorare. Era la classica viziata, carina ma non bellissima. Non era molto alta e si metteva sempre gonnelline piuttosto corte e sandali con tacchi alti. Per inciso era estate e incominciava a far caldo.
A causa del suo fare viziato e forse anche del suo modo un pò da ochetta veniva considerata e vista male dai colleghi ma non da me e da P. Io me ne ero subito innamorato, ero totalmente invaghito di Lei. La identificheremo con R.
Visto l'ambiente giovanile si era abituati ad uscire spesso anche la sera ed una sera uscimmo io, P. e R. Dopo la classica pizzata siamo andati a casa di P. Si parla un pò, si beve una birra e poi P. e R. incominciano a baciarsi intensamente.. io che speravo.. invece mi trovo a fare il terzo incomodo, come scoprirò più avanti il cuckold. Loro vanno nella camera da letto per fare quello che devono fare.. mentre io aspetto li solo soletto.. ero anche senza macchina per cui mi doveva accompagnare a casa.. Finito P. accompagna R. e poi me, silenzio completo per tutto il viaggio.. salvo poi alla fine P. mi dice.."ma su dai R. sai com'è non te la prendere troverai di meglio.." lo saluto e scendo.... quella notte non ho dormito ero veramente sconvolto.
venerdì 10 luglio 2015
LE MIE PRIME ESPERIENZE - PARTE I
Devo dire che fin da piccolo avevo un’indole sottomessa:
all’asilo nido venivo anche picchiato dalle bambine e andavo a piangere dalla
maestra.
Ho passato l’adolescenza in solitudine circondato solo da
pochi amici maschi.
In quegli anni ho sviluppato una mia grande capacità:
guardare le gambe delle ragazze senza farmi beccare !!
D’altra parte con le compagne di classe più belle non
preferivo parola, solo con alcune delle meno carine.. mi salvava il fatto di
essere il più bravo della classe per cui ad alcune facevo i compiti…
Comunque in quegli anni di solitudine, mentre ragazzi e
ragazze amoreggiavano, io potevo solo dedicarmi agli studi, guardare le gambe
delle belle ragazze e masturbarmi…
In effetti in quegli anni ho sviluppato le mie pulsioni:
gambe, piedi, tacchi a spillo.. ma non capivo e non accettavo.. Sentivo i miei
impulsi a farmi sottomettere ma li trattenevo, ne avevo paura.
E così anche negli anni dell’università, studiare, studiare,
studiare… e stop.
Mi ricordo alcune esperienze.
In quegli anni sentivo sempre più forte il desiderio di
sottomissione, che avevo sempre più difficoltà a limitare.
Nelle mie solitarie uscite al cinema di Piazza Duomo, mi
sono fermato davanti ad un giornalaio.
Vedo una rivista che mi fa trasalire, una Donna con una mise
seducente tacchi vertiginosi, frustino in mano e un maschio ai Suoi piedi
adorante.
Era Club, una rivista BDSM per quei tempi mezzo d
comunicazione e di eccitazione per gli amanti della sottomissione.. tempi in
cui non esisteva ancora internet.
Mi avvicino furtivamente e l’acquisto, costava se non
sbaglio 5.000 lire.. non poco per i tempi.
Scappo via veloce nascondendola quasi fossi un ladro. Le
mani si fanno sudate e fantastico mentre mi avvicino a casa.
Appena aperta la porta corro in bagno.. e li potete
immaginare…
Ogni volta che andavo in Piazza Duomo (si trovava solo li)
compravo quella rivista che per me era un oggetto di culto.
Ero un pivello però, non mi rendevo assolutamente conto di
essere un castrone.. anzi a dir la verità non sapevo neanche di esserlo.
All’interno della rivista c’era la parte degli annunci. Una
volta fattomi coraggio rispondo ad un annuncio. Una coppia, entrambi dominanti,
Lei con un fallo. Cercavano un giovano schiavo da sottomettere e penetrare.
Rispondo lasciando una casella postale.
Che difficile a quei tempi senza internet.
Dopo un po’ di settimane, vado in posta ed è arrivata una
risposta con all’interno alcune foto di questa coppia ed un loro numero di
telefono. Io avevo vent’anni, loro erano dei trentenni.
Medito, rimugino e ci penso tante volte .. ma poi quando
manca il coraggio.. manca non c’è niente da fare.. e rinuncio.
Quella lettera l’ho tenuta per tanto tempo nel cassetto
della mia cameretta. Un feticcio per i miei sogni e le mie masturbazioni.
Ma adesso passiamo alla prima volta che ho baciato i piedi
ad una Donna.
Avevo 22 anni, vacanza a Londra con gli amici, serata pazza
e stranamente per me bello pieno di alcol.
Quando ritornavamo all’albergo vedo un locale di quelli un po’
particolari e , mentre il mio amico mi aspetta fuori e cerca all’inizio di
fermarmi, entro.
Non mi ricordo tantissimo, ero mezzo ubriaco.. anzi forse
completamente, si avvicina una ragazza nera molto bella che mi invita a sedersi
a fianco a Lei.
Mi fa acquistare da bere per entrambi, e io non bado a
spese. Poi sotto l’ebbrezza dell’alcol le chiedo se posso baciarle i piedi..
Lei chiama un uomo li vicino glielo chiede e mi lascia fare…..
ho sognato quei baci per tanto tempo.. pochi attimi indimenticabili….. Poi sempre
quell’uomo si avvicina e mi dice che il mio amico mi aspetta fuori e mi
accompagna barcollante all’uscita…. mentre la ragazza mi sorride in maniera
ammiccante…
giovedì 9 luglio 2015
MYSELF !!
Da adesso in avanti vi parlerò di me, della mia storia. Magari vi annoierete, forse sorriderete, e spero anche che di farvi un pò riflettere.
Io ho capito di essere un castrone a 46 anni e per questo ho deciso di fare questo outing attraverso questo blog.
Ho lottato per reprimere questa mia indole profonda per tutta la vita soprattutto quando ero giovane e solo adesso finalmente ho capito che devo accettarmi per quello che sono: rinunciare alla mia mascolinità definitivamente e diventare una preda indifesa come è il castrone.
Solo adesso finalmente ho capito perchè da piccolino mi picchiavano anche le bambine..
Solo adesso ho capito perché durante l'adolescenza avevo solo amici maschi e mentre gli altri amoreggiavano io me ne stavo solo solo...
Solo adesso ho capito perchè sono rimasto vergine fino a 35 anni..
Solo adesso ho capito perché mia moglie fa spesso straordinari...
Solo adesso ho capito chi sono e cosa voglio...
Ho finalmente capito di essere un docile e mansueto castrone, senza più residua mascolinità e ho deciso di accettare questo ruolo con calma e serenità..
E adesso vi racconterò la mia storia... sperando che sia di insegnamento e di aiuto di chi vive nella mia situazione. E' molto meglio accettare la propria essenza che cercare di costruire una maschera che non porta a niente.
Io ho capito di essere un castrone a 46 anni e per questo ho deciso di fare questo outing attraverso questo blog.
Ho lottato per reprimere questa mia indole profonda per tutta la vita soprattutto quando ero giovane e solo adesso finalmente ho capito che devo accettarmi per quello che sono: rinunciare alla mia mascolinità definitivamente e diventare una preda indifesa come è il castrone.
Solo adesso finalmente ho capito perchè da piccolino mi picchiavano anche le bambine..
Solo adesso ho capito perché durante l'adolescenza avevo solo amici maschi e mentre gli altri amoreggiavano io me ne stavo solo solo...
Solo adesso ho capito perchè sono rimasto vergine fino a 35 anni..
Solo adesso ho capito perché mia moglie fa spesso straordinari...
Solo adesso ho capito chi sono e cosa voglio...
Ho finalmente capito di essere un docile e mansueto castrone, senza più residua mascolinità e ho deciso di accettare questo ruolo con calma e serenità..
E adesso vi racconterò la mia storia... sperando che sia di insegnamento e di aiuto di chi vive nella mia situazione. E' molto meglio accettare la propria essenza che cercare di costruire una maschera che non porta a niente.
LE PREDATRICI
Adesso abbiamo le idee più chiare. C'è una preda: il castrone, docile, pronto per essere cacciato e per diventare oggetto di una Predatrice.
Poi c'è una cacciatrice: la Predatrice, Donna castratrice che evira il maschio della sua mascolinità, ne prende possesso.
Però ci sono tanti tipi di predatrici come in natura.
C'è la rapace che punta il castrone come un coniglio e se lo mangia senza pietà. La rapace non ha pietà, è come quei predatori che ammazzano e mangiano subito la preda.
La rapace è aggressiva, umilia, non ha nessuna pietà e vuole subito gli omaggi del castrone... vuole mettere sul lastrico il castrone. Punta al suo borsellino senza pietà e vuole tutto e subito.
La strategia della rapace è molto pericolosa, perché non lascia speranza e anche un imbelle come il castrone scappa... perchè troppo impaurito.
Poi c'è la mungitrice che ha lo stesso obiettivo della rapace: il castrano come un bancomat umano. Però a differenza della rapace la mungitrice è più riflessiva: il suo attacco è continuo lento ma costante nel tempo. Da brava mungitrice in maniera continua e con costanza munge la mucca-castrone.
La strategia della mungitrice è sicuramente più efficace di quella della rapace, il suo andamento costante non impaurisce il castrone che piano piano diventa sempre più mansueto.
La mungitrice non vuole "uccidere" la preda.. ma se la cucina a fuoco lento..
Altra predatrice è la manipolatrice. La manipolatrice vuole plasmare e manipolare il castrone per il Suo bisogno di potere e chiaramente per sfruttarlo economicamente e per i suoi servigi.
La manipolatrice vede nel castrone una mente debole da ipnotizzare e trasformarlo in un Suo strumento personale. Nella manipolatrice l'elemento preponderante è quello psicologico: il castrone è innanzitutto da plasmare nella sua mente e solo in via secondaria è un bancomat umano.
La strategia della manipolatrice è la più pericolosa. Generalmente il castrone cede subito e diventa un burattino nelle mani della manipolatrice.
Poi c'è la seduttrice che gioca sulla Sua bellezza e il Suo fascino per manipolare il castrone. La seduttrice fa sognare il castrone che cede immediatamente. Giovane e bella la seduttrice vuole e cerca castroni che la sostengano in uno stile di vita economicamente sostenuto.. d'altra parte se può farlo perchè no ..
Infine la donna-vampiro , Donna sadica per eccellenza che succhia l'anima al castrone per prendergli tutto.. è forse la più pericolosa: vuole trasformare il castrone in un bancomat umano ma nello stesso tempo la Sua vena sadica è profonda e radicata e la spinge ad annientare psicologicamente il castrone.
In definitiva le predatrici sono Donne castratrici che tolgono i residui di mascolinità al castrone facendola sentire quello che è.. ne maschio.. ne femmina.. una creatura indifesa pronta ad essere predata
Altra predatrice è la manipolatrice. La manipolatrice vuole plasmare e manipolare il castrone per il Suo bisogno di potere e chiaramente per sfruttarlo economicamente e per i suoi servigi.
La manipolatrice vede nel castrone una mente debole da ipnotizzare e trasformarlo in un Suo strumento personale. Nella manipolatrice l'elemento preponderante è quello psicologico: il castrone è innanzitutto da plasmare nella sua mente e solo in via secondaria è un bancomat umano.
La strategia della manipolatrice è la più pericolosa. Generalmente il castrone cede subito e diventa un burattino nelle mani della manipolatrice.
Poi c'è la seduttrice che gioca sulla Sua bellezza e il Suo fascino per manipolare il castrone. La seduttrice fa sognare il castrone che cede immediatamente. Giovane e bella la seduttrice vuole e cerca castroni che la sostengano in uno stile di vita economicamente sostenuto.. d'altra parte se può farlo perchè no ..
Infine la donna-vampiro , Donna sadica per eccellenza che succhia l'anima al castrone per prendergli tutto.. è forse la più pericolosa: vuole trasformare il castrone in un bancomat umano ma nello stesso tempo la Sua vena sadica è profonda e radicata e la spinge ad annientare psicologicamente il castrone.
In definitiva le predatrici sono Donne castratrici che tolgono i residui di mascolinità al castrone facendola sentire quello che è.. ne maschio.. ne femmina.. una creatura indifesa pronta ad essere predata
I COMPORTAMENTI DELLE DONNE DI FRONTE AL CASTRONE
Le Donne hanno tre reazioni di fronte al castrone.
Alcune, le più buone ed umane, si inteneriscono, lo trattano come un poveretto da aiutare e compatire.
Sono le crocerossine.
Hanno trovato lo sfigato da compatire: sorriso indulgente, voce calma, tono di voce sereno e un pò più alto ... caso mai non capisca.
Poi la maggioranza scappa: hanno visto l'errore della natura, il mostro da tenere a distanza.
Sono le mediowoman, donne che cercano un maschio con cui fidanzarsi, sposarsi e fare dei figli cosa che con il castrone sarebbe praticamente impossibile.
Infine ci sono le rapaci. Sono Donne che hanno una vita affettiva normale nella maggior parte dei casi, in alcuni casi sono singole, ma che hanno una profonda tendenza alla dominazione e sopraffazione. Sono delle predatrici sempre alla ricerca di una preda da cacciare e da consumare metaforicamente come pasto.
Per queste Donne il castrone è la preda perfetta: debole, insicuro, impotente, docile e facilmente soggiogabile e plasmabile psicologicamente.
Il castrone non fa resistenza, conosce solo una legge: ubbidire e servire !!!
A loro il castrone serve economicamente, deve dare soldi in continuazione, per fare servizi ed aiutarLe nel disbrigo quotidiano e come amichetta quando non hanno nessuno con cui parlare e ne hanno voglia.
Il castrone si annulla di fronte a queste predatrici. La sua personalità debole e la sua mente plasmabile è creta nelle Loro mani.
Subito si presenta per quello che è: un bancomat umano ed un servo. Non avrà mai niente da Loro.
E non potrà mai chiedere niente.
Alcune, le più buone ed umane, si inteneriscono, lo trattano come un poveretto da aiutare e compatire.
Sono le crocerossine.
Hanno trovato lo sfigato da compatire: sorriso indulgente, voce calma, tono di voce sereno e un pò più alto ... caso mai non capisca.
Poi la maggioranza scappa: hanno visto l'errore della natura, il mostro da tenere a distanza.
Sono le mediowoman, donne che cercano un maschio con cui fidanzarsi, sposarsi e fare dei figli cosa che con il castrone sarebbe praticamente impossibile.
Infine ci sono le rapaci. Sono Donne che hanno una vita affettiva normale nella maggior parte dei casi, in alcuni casi sono singole, ma che hanno una profonda tendenza alla dominazione e sopraffazione. Sono delle predatrici sempre alla ricerca di una preda da cacciare e da consumare metaforicamente come pasto.
Per queste Donne il castrone è la preda perfetta: debole, insicuro, impotente, docile e facilmente soggiogabile e plasmabile psicologicamente.
Il castrone non fa resistenza, conosce solo una legge: ubbidire e servire !!!
A loro il castrone serve economicamente, deve dare soldi in continuazione, per fare servizi ed aiutarLe nel disbrigo quotidiano e come amichetta quando non hanno nessuno con cui parlare e ne hanno voglia.
Il castrone si annulla di fronte a queste predatrici. La sua personalità debole e la sua mente plasmabile è creta nelle Loro mani.
Subito si presenta per quello che è: un bancomat umano ed un servo. Non avrà mai niente da Loro.
E non potrà mai chiedere niente.
IL CASTRONE E LE DONNE
Prima cosa è capire il rapporto tra il castrone e le Donne. scrivo Donne in "maiuscolo" perché per il castrone le Donne sono irraggiungibili sogni.
Il castrone non riesce a fare quello che è la cosa naturale per un maschio: penetrarle.
Non riuscendo a compiere il suo essere maschili il castrone sviluppa nel tempo un profondo senso di inferiorità e inadeguatezza verso le Donne.
Può anche sposarsi ma il suo matrimonio è solo apparenza: un matrimonio in bianco, dolore per entrambi o occasione di tradimento continuo per la Donne. Se tradito il castrone rimane in silenzio e accetta.
Il castrone vive la sua condizione all'inizio con profonda sofferenza in quanto prova ad avvicinarsi alle Donne ma viene respinto o quando per caso prova a fare il "maschio" fallisce miseramente e nella migliore delle ipotesi viene deriso.
Ogni fallimento fa cadere il castrone nella più profonda depressione fino a quando con gli anni incomincia ad accettare la sua condizione.
A questo punto il castrone capisce che non potrà mai essere "maschio" per cui l'unica cosa è servire e adorare il sogno irraggiungibile: la Donna.
Il castrone impara che l'unica cosa che può fare con una Donna è ubbidirle, servirla e omaggiarla.
Diventa il burattino che fa i regali alla Donna, che gli da i soldi per pagarsi le bollette, che l'ascolta come "un'amichetta" che la consiglia che regalo fare al Suo fidanzato chiaramente pagandoglielo.
Lui sa che se vuole avere una Donna vicina deve mettersi ai Suoi piedi e diventare il Suo zerbino.
Il castrone non riesce a fare quello che è la cosa naturale per un maschio: penetrarle.
Non riuscendo a compiere il suo essere maschili il castrone sviluppa nel tempo un profondo senso di inferiorità e inadeguatezza verso le Donne.
Può anche sposarsi ma il suo matrimonio è solo apparenza: un matrimonio in bianco, dolore per entrambi o occasione di tradimento continuo per la Donne. Se tradito il castrone rimane in silenzio e accetta.
Il castrone vive la sua condizione all'inizio con profonda sofferenza in quanto prova ad avvicinarsi alle Donne ma viene respinto o quando per caso prova a fare il "maschio" fallisce miseramente e nella migliore delle ipotesi viene deriso.
Ogni fallimento fa cadere il castrone nella più profonda depressione fino a quando con gli anni incomincia ad accettare la sua condizione.
A questo punto il castrone capisce che non potrà mai essere "maschio" per cui l'unica cosa è servire e adorare il sogno irraggiungibile: la Donna.
Il castrone impara che l'unica cosa che può fare con una Donna è ubbidirle, servirla e omaggiarla.
Diventa il burattino che fa i regali alla Donna, che gli da i soldi per pagarsi le bollette, che l'ascolta come "un'amichetta" che la consiglia che regalo fare al Suo fidanzato chiaramente pagandoglielo.
Lui sa che se vuole avere una Donna vicina deve mettersi ai Suoi piedi e diventare il Suo zerbino.
IL CASTRONE
LO SCHIAVO CASTRATO
Mi presento, sono Giovanni di 46 anni un castrone.
Cos'è un castrone ? un castrone è un maschio che ha perso la sua virilità in maniera totale e sa relazionarsi con le Donne solo in termini di sudditanza e sottomissione.
Il castrone ha perso completamente l'aggressività e la virilità del maschio.
Subisce le personalità femminili dominanti e di fondo ha desiderio anche per il pene virile dei maschi stalloni.
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