Devo dire che fin da piccolo avevo un’indole sottomessa:
all’asilo nido venivo anche picchiato dalle bambine e andavo a piangere dalla
maestra.
Ho passato l’adolescenza in solitudine circondato solo da
pochi amici maschi.
In quegli anni ho sviluppato una mia grande capacità:
guardare le gambe delle ragazze senza farmi beccare !!
D’altra parte con le compagne di classe più belle non
preferivo parola, solo con alcune delle meno carine.. mi salvava il fatto di
essere il più bravo della classe per cui ad alcune facevo i compiti…
Comunque in quegli anni di solitudine, mentre ragazzi e
ragazze amoreggiavano, io potevo solo dedicarmi agli studi, guardare le gambe
delle belle ragazze e masturbarmi…
In effetti in quegli anni ho sviluppato le mie pulsioni:
gambe, piedi, tacchi a spillo.. ma non capivo e non accettavo.. Sentivo i miei
impulsi a farmi sottomettere ma li trattenevo, ne avevo paura.
E così anche negli anni dell’università, studiare, studiare,
studiare… e stop.
Mi ricordo alcune esperienze.
In quegli anni sentivo sempre più forte il desiderio di
sottomissione, che avevo sempre più difficoltà a limitare.
Nelle mie solitarie uscite al cinema di Piazza Duomo, mi
sono fermato davanti ad un giornalaio.
Vedo una rivista che mi fa trasalire, una Donna con una mise
seducente tacchi vertiginosi, frustino in mano e un maschio ai Suoi piedi
adorante.
Era Club, una rivista BDSM per quei tempi mezzo d
comunicazione e di eccitazione per gli amanti della sottomissione.. tempi in
cui non esisteva ancora internet.
Mi avvicino furtivamente e l’acquisto, costava se non
sbaglio 5.000 lire.. non poco per i tempi.
Scappo via veloce nascondendola quasi fossi un ladro. Le
mani si fanno sudate e fantastico mentre mi avvicino a casa.
Appena aperta la porta corro in bagno.. e li potete
immaginare…
Ogni volta che andavo in Piazza Duomo (si trovava solo li)
compravo quella rivista che per me era un oggetto di culto.
Ero un pivello però, non mi rendevo assolutamente conto di
essere un castrone.. anzi a dir la verità non sapevo neanche di esserlo.
All’interno della rivista c’era la parte degli annunci. Una
volta fattomi coraggio rispondo ad un annuncio. Una coppia, entrambi dominanti,
Lei con un fallo. Cercavano un giovano schiavo da sottomettere e penetrare.
Rispondo lasciando una casella postale.
Che difficile a quei tempi senza internet.
Dopo un po’ di settimane, vado in posta ed è arrivata una
risposta con all’interno alcune foto di questa coppia ed un loro numero di
telefono. Io avevo vent’anni, loro erano dei trentenni.
Medito, rimugino e ci penso tante volte .. ma poi quando
manca il coraggio.. manca non c’è niente da fare.. e rinuncio.
Quella lettera l’ho tenuta per tanto tempo nel cassetto
della mia cameretta. Un feticcio per i miei sogni e le mie masturbazioni.
Ma adesso passiamo alla prima volta che ho baciato i piedi
ad una Donna.
Avevo 22 anni, vacanza a Londra con gli amici, serata pazza
e stranamente per me bello pieno di alcol.
Quando ritornavamo all’albergo vedo un locale di quelli un po’
particolari e , mentre il mio amico mi aspetta fuori e cerca all’inizio di
fermarmi, entro.
Non mi ricordo tantissimo, ero mezzo ubriaco.. anzi forse
completamente, si avvicina una ragazza nera molto bella che mi invita a sedersi
a fianco a Lei.
Mi fa acquistare da bere per entrambi, e io non bado a
spese. Poi sotto l’ebbrezza dell’alcol le chiedo se posso baciarle i piedi..
Lei chiama un uomo li vicino glielo chiede e mi lascia fare…..
ho sognato quei baci per tanto tempo.. pochi attimi indimenticabili….. Poi sempre
quell’uomo si avvicina e mi dice che il mio amico mi aspetta fuori e mi
accompagna barcollante all’uscita…. mentre la ragazza mi sorride in maniera
ammiccante…
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