martedì 17 novembre 2015

IL CONTRATTO

Trascorsi sei mesi di pace, io e la mia solitudine. Non volevo neanche vedere nessuno. Meglio soli che male accompagnati.
Incominciavo ad accettare la mia condizione. Decisi anche di cambiare lavoro. Ero stanco di dover rispondere alle domande di tanti su mia moglie: "ma dov'è ?" con sorrisino conseguente.. e io "dalla mamma in Siberia.."...
Trovai un lavoro come impiegato commerciale in una ditta. Ritornai alle origini, ufficio pieno di donne ma non certo belle.
Non vivevo più l'ansia di essere abbandonato ma il piacere di starmene solo.
Cambiai anche casa.. qualora fosse ritornata....
Non si sa mai.. avevo capito che quel rapporto era veramente un inferno per me.
Ma non cambiai cellulare.. e quello fu il mio errore.
E maggio è un mese galeotto. Sento squillare il cellulare ,, era lei..
Mi dice che si era lasciata con il finlandese e voleva tornare a casa.. ma la casa non c'era più e neppure il lavoro.
Per cui c'era il coglione !!!
Ci incontrammo e mi supplicò di riprenderla. La ripresi ma con il patto dell'assoluta fedeltà.
E proprio in quei frangenti riuscii per la prima a penetrarla... una breve ma completa penetrazione. Non ero più vergine, all'età di 35 anni.
Si vedeva che non aveva sentito niente ma per un anno le cose andarano abbastanza bene.
Era cambiata, aveva capito che non poteva fidarsi di ragazzi ancora liberi e giovani. In fondo la usavano e usavano anche me.
Ogni tanto, piuttosto raramente, facevamo l'amore ma si capiva che a lei mancava qualcosa.
Ogni tanto mi riuscivo più spesso si ammosciava... tristemente andavamo avanti.
Erano passati tre anni e molti fatti dal nostro matrimonio..... e vista la sua infelicità decisi di affrontare il problema.
Le dissi che lei poteva avere rapporti quando e con chi voleva ma un contratto doveva regolare i nostri rapporti.
In sostanza:
1) i soldi venivano da me gestiti ed in caso di divorzio non sarebbe rimasto a lei neanche un euro;
2) lei si impegnava a non svolgere alcuna attività lavorativa;
3) lei poteva scegliere gli amanti che voleva ma doveva riferirmi ogni cosa nei minimi particolari;
4) nei rapporti extraconiugali doveva assicurarsi l'utilizzo di metodi contraccettivi adeguati;
5) io dovevo accettare di rimanere in castità e di masturbarmi solo dietro permesso di lei; (questo lo avevo chiesto lei.. aveva paura che andassi in cerca di ragazzi.. )
6) potevo vietarle un rapporto extraconiugale se questo avrebbe comportato danni o pericoli a ciascuno o ad entrambi;
7) lei si impegnava ad avere un alto livello di igiene nei suoi rapporti coniugali;
8) io mi impegnavo a comprarle tutto quanto necessario per renderla sexy ed attraente;
9) lei poteva decidere di farmi partecipare al rapporto extraconiugale.
10) io mi impegnavo a seguire le faccende domestiche e a lasciarla libera da ogni impegno
E da quel contratto nacque il nostro rapporto.
Da li raggiungemmo un nostro equilibrio... un pò precario ma che va avanti ancora adesso



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