martedì 17 novembre 2015

SI CAMBIA ANCORA

Il mio stato di castrone ormai usciva sempre più in maniera diretta. Avevo 30 anni ed ero ancora vergine. E di donne neanche a vederle.
Dopo 3 anni di lavoro con la bella modella, decisi di cambiare aria e vista la mia esperienza e anche i contatti che avevo avuto riusci a farmi assumere come assistente da un'agenzia di moda piuttosto grande.
Ormai era quello il mio settore e quello il mio lavoro.
L'agenzia di moda era piuttosto grande e giravano parecchie modelle e qualche modello.
Era il 1998, incominciavano a vedersi modelle un po da tutto il mondo e  anche dai paesi dell'est.
Io ero l'assistente personale della titolare dell'agenzia. Lei era una Signora di 40 anni ex modella, molto piacente seria e raffinata.
Sapevo come trattarla e conoscevo molto bene il mio lavoro.
Infatti Lei era contenta di me. Oltre ai lavori classici di segretario/autista le davo proprio una mano nella sua attività: recruitment delle modelle e organizzazione shooting.
Ero diventato parecchio professionale anche nel vestirmi: ora mettevo giacca e cravatta, sempre piuttosto serio e molto obbediente agli ordini. Ero sempre efficiente, presente e preciso.
Proprio un bravo assistente. Pronto ed obbediente.
Certo il mio cruccio intristiva la mia giornata: ero ancora vergine, le donne le guardavo, ammiravo, servivo ma nulla più. Poi questo cruccio si faceva sempre più pesante perchè mi trovavo in mezzo a delle bellissime e giovanissime donne. Che sofferenza !!!
Il momento di maggiore sofferenza era quando dovevo organizzare le serate in discoteca per le modelle e i modelli. Si era un modo secondo la mia capa di far sfogare queste ragazze e soprattutto i ragazzi. Spesso lontano da casa e con qualche difficoltà a trovare amicizie.
Infatti Milano era una città non facile per questi giovani stranieri: le ragazze erano un po considerate di facili costumi e i ragazzi non trovavano mai una giusta collocazioni.
Poi erano gli anni in cui arrivavano dai paesi dell'est ed erano donne. Immaginate cosa potevano provare a fare con loro i ragazzi italiani.. Io invece ero una sicurezza e pertanto ebbi il compito di fare da baglia a questa ciurma.
Dovevo provvedere a tutto: dall'accompagnamento in macchina di quelli che dormivano nelle camere sopra l'agenzia ...  all'acquisto dei preservativi nel caso in cui..
E quel caso accadeva sempre. Dovevo sempre accompaganre all'agenzia nelle camere una modella ungherese, uno schianto e dir poco, e un nerboruto modello spagnolo.
E ogni volta loro dietro la macchina... potete immaginare.. ci ero abituato ,.
Certo una volta mi sono dovuto fermare per infilare il preservativo nel pene del ragazzo.. e per la prima volta ho toccato un pene. Un vero pene, grosso, lungo .. la mia sensazione è stata forte..
Me lo ricordo ancora, ero mezzo sdraiato per infilare il preservativo, avevo tra le mani il pene a pochi centimetri dalla mia faccia... Quella volta ho per la prima volta pensato che forse non accettavo qualcosa di me, che forse se avessi accettato la mia indole passiva....
Diciamo solo che dopo quella sera il rapporto con quel ragazzo spagnolo cambiò completamente...
Ma questa è un'altra storia...






Nessun commento:

Posta un commento