mercoledì 18 novembre 2015

IL PADRONE PARTE III

Da quel giorno cambiò ogni cosa per me, divenni lo zimbello del mio datore di lavoro.
Invitava Anastasia addirittura in ditta e quando la invitava nella sua villa io la dovevo accompagnare e poi facevo da aiuto cameriera alla sua cameriera nera.
Questa era una ragazza molto gentile che veniva chiaramente trattata come una serva dal Signor Massimo.
Il culmine arrivò durante le ferie.
Dovetti andare anch'io nella villa del Signore a Montecarlo.
Venni ingaggiato come domestico e maggiordomo per tutto il mese di agosto !!!
Mentre loro chiaramente si divertivano e facevano sesso dalla mattina alla sera. Una vita pazza e smisurata, ecco quello che stavano facendo.
Sesso, divertimento smodato, soldi, soldi.. tantissimi regali riceveva Anastasia...
Lei aveva accettato di diventare il suo giocattolo sessuale in cambio di quella vita senza freni e soprattutto in cambio di tanti tanti soldi.
Come diceva lui.. "sei la mia troia personale".. e lei rideva .. rideva.. contenta.
Ed io ero il suo schiavo personale... da schiacciare ed umiliare.
Si era di nuovo rotto l'equilibrio e non sapevo più se fidarmi di Anastasia.
Infatti quando tornammo decisi di licenziarmi.
Subito il 1 settembre.
Lascia quel lavoro e me ne stetti a casa.
A far niente.
Era il mio sciopero.
Ora non c'era chi portava il fardello sulle spalle e lei doveva decidersi.
Il Signor Massimo si stancò di Anastasia, come sempre si trova una puttana migliore e magari a buon mercato.
Ora eravamo a casa e senza soldi e io non avevo intenzione di trovare un lavoro.
Stavo proprio bene a fare il casalingo !!!
Una sera nebbiosa di ottobre..
"Ma quando cazzo ti trovi un lavoro.. stai qui a far niente e mangiare !!!"
"guarda mi hai deluso i patti erano diversi, se mi lasci chiedo il mantenimento.." sorrisi sornione..
"sei uno stronzo.."
"mai quanto te... ti consiglio però di fare la escort.. sarebbe il tuo lavoro ottimale.."
Sembrava una battuta.. invece..

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