"Mi casa es tu casa" era il motto che ormai lampeggiava di fronte alla mia testa.
Nel frattempo la domanda di cittadinanza era stata fatta. Ai tempi servivono solo sei mesi per poter fare la richiesta. E fu felicità di tutti vedere arrivare il decreto di accettazione della richiesta. Devo dire in tempi veramente veloci !!!
Sta di fatto che la primavera ci portò quell'anno tante novità.
L'estate ancora di più. Infatti verso l'inizio di giugno vengo a scoprire che il nostro focoso spagnolo aveva deciso di lasciare la sua carriera di modello. In realtà aveva dato veramente pochi frutti e quindi voleva tornare a Barcellona.
Per un momento ho pensato di poter tornare a fare "l'uomo di casa". Infatti incominciai a pensare di andare da uno psicologo per risolvere il mio problema.
Forse per la prima volta ero felice e pensavo finalmente di poter essere un uomo a tutto tondo, con una bellissima moglie a fianco.
Anastasia era molto infelice, ma in fondo la capivo e facevo finta di niente.
In quel mese le ho lasciato completamente mano libera: anzi visto che ormai la cosa pareva concludersi ho pensato di pagare ai due ragazzi un bel week end al mare. Ci andarono.
Doveva essere la mia ultima sofferenza.
Ma non lo fu.
L'ultimo giorno di giungo lo spagnolo saluta tutti e stranamente non viene a salutare Anastasia che è stranamente tranquilla e particolarmente dolce con me. Mi dice che sono un marito molto dolce e comprensivo e che sempre sarei rimasto nel suo cuore. Non avevo capito che erano i saluti....
Infatti la sera del 1 luglio quando ritornavo a casa, mi sono trovato solo e sul letto una lettera di Anastasia dove mi diceva che era follemente innamorata dello spagnolo e che non potevo lasciarlo e sarebbe andata con lui.
Passai il mese più angosciante della mia vita.
Per prima cosa dovevo inventarmi qualche cosa per l'agenzia... Perchè non c'è Anastasia ? E' andata dalla mamma questa estate !!! sapete non la vedeva da un po di tempo.. tiriamo almeno fino a settembre pensavo.. poi vedremo.
Poi la gelosia.. mai avuta tanta gelosia. Impazziva per il fatto che qualcuno me l'avesse rubata.
Poi la paura tremenda di essere lasciato. In realtà era diventata realtà, ero stato lasciato.
Passai un'estate di completa angoscia.
Cercavo di chiamarla ma il cellulare era spento. sempre...
cosa avrei dovuto fare ? Non lo sapevo.
L'unica cosa che mi venne in mente e di fare una pazzia.. Una sera disperato pagai un gigolo per fargli un pompino.. era la seconda volta. Questa volta ero proprio convinto che forse stare con le donne non faceva per me e che avrei dovuto accettare di essere gay.
Ormai mi volevo togliere dalla testa tutte le donne...
Ma come vedremo purtroppo non ci riuscii..
Nessun commento:
Posta un commento