martedì 17 novembre 2015

IL NUOVO AMICO DI FAMIGLIA

Con i primi caldi mia moglie si incominciava a mostrare sempre più la sua bellezza: minigonne, gambe nude, tacchi, shirt attillate.. tutto che attirava l'attenzione di tanti maschi alfa.
La cosa mi attirava e mi angosciava contemporaneamente.
In una sera di maggio, mi dice che per lei non può funzionare così e che aveva bisogno di un uomo a fianco... io certo sarei rimasto.
Mi diceva che lei aveva bisogno di sperimentare e di sfogarsi. Non rimasi sconvolto chiesi solo di non essere lasciato e di poter condividere con lei la scelta del maschio da monta.
Mi si accese la lampadina: pensai a quel ragazzo palestrato che faceva il modello che frequentavo quando Anastasia era a Barcellona.
Gliene parlai, lei lo conosceva a mala pena.. pero disse che era carino.
Così una sera lo contattai e gli spiegai la situazione. All'inizio era un po sconvolto ma poi accettò di scoparsi mia moglie.
Lo ringraziai e come al solito chiesi la massima privacy.
Preparai con attenzione tutti i dettagli del primo incontro: preservativo per lui, vestizione di lei, cibo afrodisiaco e poi via per tutta la notte.. sono ritornato nel vecchio albergo.
Era un sabato. La domenica mattina ritornai a casa.
Erano felici, gli preparai la colazione e ci mettemmo a parlare. Spiegai ai ragazzi che potevano incontrarsi quando volevano e che io sarei stato felice. Sta di fatto che nel giro di qualche settimana il ragazzo, era finlandese per onor di cronaca, si spostò a casa mia. O meglio a casa nostra..
Gli diedi il letto e io comprai un divano letto da mettere in sala.
Il menage a tre continuava bene. Arrivavo a casa e li trovavo, preparavo da mangiare, guardavo la tv che volevano loro e poi loro.... beh insomma mi avete capito...
Il ragazzo non era come il finlandese: era gentile ed educato e nei limiti mi rispettava.
Certo io avevo abdicato ai suoi occhi al mio ruolo ma tutto sommato non amava umiliarmi e lo avrebbe potuto fare tranquillamente. Anastasia invece era più sadica e mi ricordava sempre la mia condizione. Ma faceva parte del gioco e lo dovevo accettare.
A me non rimaneva che masturbarmi e sicuramente di fronte a quei corpi così belli non era difficile. Mi chiudevo nel bagno mentre loro facevano l'amore e mentre sentivo l'ansimare mi masturbavo appassionatamente.


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